Il Consiglio Presbiterale di Alife-Caiazzo unito per il Sovvenire

Inizia la campagna "Uniti nel dono" dedicata alle offerte liberali per i nostri sacerdoti

L’otto ottobre scorso, si è riunito il Consiglio Presbiterale della diocesi di Alife-Caiazzo, presieduto dal Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli. Uno dei punti all’ordine del giorno è stata la presentazione dei progetti, promossi dall’ufficio nazionale, in particolare quello riguardante le offerte per i sacerdoti della campagna “Uniti nel dono”, lanciata lo scorso 18 settembre.

Per l’occasione è stata invitata a parlarne l’incaricata diocesana, che ha illustrato procedura e tempistica dell’iniziativa e ha distribuito ai sacerdoti presenti il libretto operativo, invitando soprattutto i vicari foranei ad organizzare incontri zonali, con i loro Consigli pastorali, Consigli Affari Economici, gruppi e associazioni.

I sacerdoti hanno dimostrato interesse, soprattutto per la novità introdotta quest’anno: al posto del bollettino postale per le erogazioni liberali, che si limitava al rapporto fedele-Istituto Centrale Sostentamento del Clero, in un modo alquanto distaccato e freddo, ora c’è il coinvolgimento più personalizzato tra fedeli-parroco-istituto diocesano per il sostentamento del clero-incaricato diocesano–incaricato regionale, come segno di corresponsabilità, di comunione e di condivisione, che rispecchia lo stile sinodale della Chiesa.

Il Vicario generale, Mons. Alfonso Caso, anche Presidente dell’IDSC, ha infatti precisato che le ricevute rilasciate dagli istituti diocesani saranno valide a tutti gli effetti per la deducibilità dalla dichiarazione dei redditi ai fini del calcolo dell’IRPEF, fino ad un massimo di 1.032,91 euro.

A conclusione dell’incontro il Vescovo ha sottolineato sicuramente l’importanza della campagna, ma ha caldamente invitato i suoi sacerdoti a dare per primi l’esempio a donare, per poter essere testimoni concreti ed invitare così i loro fedeli a seguirli nel sovvenire per il bene della Chiesa.

Il cammino è già iniziato, nella prima fase, con 12 parrocchie, quelle previste in percentuale degli abitanti diocesani; e continuerà, coinvolgendo tutte le altre ad iscriversi sulla piattaforma Uniti possiamo per la seconda fase del progetto.

Seguiranno iniziative già prenotate da alcune parrocchie partecipanti, per sensibilizzare al tema le comunità di fedeli, caratterizzando così l’inizio dell’anno pastorale all’insegna del dono.

il nostro articolo su In Cerchio di ottobre