Compie 40 anni la Legge 20 maggio 1985, n. 222

La legge dello Stato che riguarda le disposizioni sugli Enti e beni ecclesiastici in Italia e il sostentamento del clero cattolico

Questa legge, recepita da un accordo tra lo Stato e la Santa Sede, disciplina il riconoscimento civile degli enti ecclesiastici, il loro patrimonio e il nuovo sistema di sostentamento del clero attraverso gli Istituti per il sostentamento del clero istituiti a livello diocesano, e l’utilizzo del Fondo Edifici di Culto.

Punti chiave della Legge 222/1985:

  • Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti:  Stabilisce il riconoscimento degli enti ecclesiastici con fine di religione o di culto come persone giuridiche.
  • Sostentamento del clero:  Prevede la creazione degli Istituti per il sostentamento del clero in ogni diocesi per garantire il sostentamento economico dei sacerdoti.
  • Beni ecclesiastici:  Dispone sulla devoluzione e l’amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici, inclusi quelli soppressi o estinti.
  • Fondo Edifici di Culto: Riorganizza e istituisce il Fondo Edifici di Culto per il finanziamento della costruzione di edifici di culto cattolico e opere parrocchiali.

La legge è stata successivamente attuata con il relativo Regolamento di esecuzione approvato con il D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33.

FINALITÀ – Come possono essere impiegati i fondi dell’8xmille: La legge 222/85, articolo 48, definisce le finalità di utilizzo dei fondi dell’8xmille per la Chiesa cattolica.

COSA E’ L’8xMILLE

L’8xmille è lo strumento per scegliere a chi destinare parte delle tasse già versate. Ogni anno i contribuenti hanno la possibilità di scegliere di destinare una percentuale dell’intero gettito IRPEF alla Chiesa cattolica e ad altre istituzioni religiose per scopi religiosi, caritativi, assistenziali, umanitari o allo Stato per scopi umanitari e sociali. La tua firma non costa nulla, quando firmi non paghi un euro in più. Ogni firma un segno concreto nel territorio. Con la firma decidi a chi devolvere l’8xmille, cioè una quota del totale delle tasse già pagate da tutti i contribuenti. Se non firmi, lo Stato assegna i fondi in base alle scelte di chi ha firmato. Quando firmi per l’8xmille alla Chiesa cattolica non stai dichiarando che sei credente. Semplicemente decidi di dare fiducia alla Chiesa perché si prende cura dei bisogni materiali e spirituali di chiunque, non solo di chi crede. Anche dei tuoi.

CHI PUÒ FIRMARE – Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione, o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille. Ci sono diversi modi per presentare la dichiarazione dei redditi e alcune persone non sono obbligate a presentarla. Ma lo Stato garantisce a tutti di poter indicare a chi far gestire le risorse dell’8xmille. Nel nostro caso, alla Chiesa cattolica.

COSA FACCIAMO – Ogni anno rendiamo possibili migliaia di progetti caritativi, di culto e pastorali in Italia e nel mondo e contribuiamo al sostentamento dei sacerdoti impegnati nelle parrocchie italiane o in missione nei Paesi più poveri.

Esigenze di culto della popolazione – fa funzionare la Chiesa cattolica italiana in tutte le sue attività: da quelle legate alla cura spirituale, alla formazione dei sacerdoti, all’educazione cristiana.

Sostentamento del clero – garantisce ai sacerdoti diocesani di poter avere una vita dignitosa e svolgere la propria missione nella comunità.

Interventi caritativi – mette in moto progetti di solidarietà, sostegno e vicinanza a chi si trova in condizioni di povertà, debolezza e fragilità. Questo sia in Italia sia nei Paesi più bisognosi del mondo.

I NOSTRI VALORI

Un articolo su Clarus

Per info vedi il sito 8xmille