Trattandosi di iniziative in via sperimentale in tutta Italia, proposte dal Servizio Nazionale per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, considerando la poca popolazione della diocesi (circa 65.000 abitanti), si è raggiunto un esito abbastanza positivo, perché sacerdoti e fedeli hanno partecipato con uno spirito di comunione e corresponsabilità, alimentato anche dai vari incontri di formazione, realizzati dall’ufficio diocesano. Andare nelle parrocchie e confrontarsi con le comunità su temi così importanti è stata un’esperienza molto edificante, che ha suscitato interesse e motivazione nei donatori. Così il giorno 28 dicembre scorso, presso l’Istituto Diocesano del Sostentamento Clero, nell’incontro presieduto da Mons. Alfonso Caso, Presidente dell’IDSC e verbalizzato dall’incaricata diocesana, è avvenuta l’apertura delle scatole e delle buste, relative al progetto “Uniti nel dono”, dedicato alle offerte liberali per i sacerdoti anno 2022.
Le parrocchie del progetto:
AVE GRATIA PLENA di PIEDIMONTE MATESE: Totale Euro 815,00
MARIA SS. DEL CARMINE a TREGLIA di PONTELATONE: Totale Euro 178,00
SAN GIOVAN GIUSEPPE DELLA CROCE di ALIFE: Totale Euro 158,00
SAN LEONE MAGNO di RUVIANO: Totale Euro 416,50
SAN MICHELE ARCANGELO di ALIFE: Totale Euro 525,00
SAN PANCRAZIO – S. MARIA DELLE GRAZIE di PRATA SANNITA: Totale Euro 170,00
SANTA CRISTINA – SAN PRISCO di FORMICOLA: Totale Euro 1.180,00
SANTA MARIA ASSUNTA – STRANGOLAGALLI di CASTEL DI SASSO: Totale Euro 2.120,
SANTA MARIA DELLA VALLE di SANT’ANGELO D’ALIFE: Totale Euro 291,00
SANTA MARIA DELLE GRAZIE di S. GREGORIO MATESE: Totale Euro 240,00
SANTA MARIA DELL’ORAZIONE di PONTELATONE: Totale Euro 210,00
SS. GIOVANNI E PAOLO – SAN RUFO di CAIAZZO: Totale Euro 369,30
Per un totale di Euro 6.672,80
223 buste consegnate, di cui 80 anonime e 143 con i dati anagrafici: i donatori potranno così avere la ricevuta per la deducibilità fiscale e ricevere la rivista del Sovvenire gratuitamente.
PERCHE’ ?
I FONDAMENTI TEOLOGICI – Nel corso del tempo la Chiesa ha mantenuto e maturato la consapevolezza che, per poter perseguire la meta della salvezza delle anime attraverso il suo impegno di missione e di evangelizzazione, servono anche dei mezzi materiali, ispirati sempre ai valori evangelici, riservando un’attenzione particolare al tema del sostentamento del clero.
Dai fondamenti teologici, descritti negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di San Paolo, che raccontano la vita delle prime comunità cristiane, si palesano i primi meccanismi già fondati sulla comunione e sulla solidarietà; e all’interno della messa in comune dei beni, coloro che erano totalmente dediti all’annuncio del Vangelo ricevevano dalle comunità il necessario per vedere garantito il proprio sostentamento.
Gesù stesso, nell’inviare i suoi apostoli in missione per annunciare a tutti il Regno di Dio, dice: “Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento” (Mt 10, 9-10).
È quindi la comunità che garantisce il sostentamento del clero, al punto da codificare un vero e proprio dovere per la comunità stessa e un corrispettivo diritto per gli “operai del Vangelo”. Il valore che alimenta questo diritto è quello della Comunione, al cui interno si dà una garanzia per coloro che sono dedicati all’annuncio, affinché siano veramente liberi e totalmente donati alla loro missione.
LA NORMATIVA – La revisione dell’accordo tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica, avvenuto nel 1984 e tradotto nella legge 20 maggio 1985 n. 222, ha previsto importanti modifiche riguardo al sostentamento del clero in Italia, inserendo il meccanismo dell’8xmille, delle offerte deducibili e degli Istituti – centrale e diocesano – per il sostentamento del clero, mettendo definitivamente “in soffitta” il sistema beneficiale, eliminando la congrua.
Con questa riforma viene esaltato il ruolo e l’impegno della comunità e dei fedeli, rafforzando il principio della comunione che da sempre ha caratterizzato la Chiesa, consolidando il senso di appartenenza e di partecipazione. Il nuovo sistema ha dato negli anni importanti risultati.
Ecco allora il significato profondo di questa iniziativa: ritrovare una partecipazione consapevole all’interno della vita ecclesiale, valorizzare le strutture ecclesiali ma soprattutto valorizzare i sacerdoti, il loro ministero e il loro impegno rivolto a tutti.
(fonte CEI Sovvenire)
L’articolo su Clarus