L’intento comune è quello di camminare e lavorare insieme.
E il Sovvenire fa da apripista, con un incontro realizzato online, per tutti i referenti parrocchiali di Alife-Caiazzo, presieduto dal nuovo Vescovo, S. E. Mons. Giacomo Cirulli, invitando anche l’incaricato diocesano della diocesi di Teano-Calvi Don Davide Volo. Dopo un periodo di rallentamento di alcune attività, a causa della pandemia, è stato necessario incoraggiare il lavoro dei referenti nelle loro parrocchie, ideando questo appuntamento che ha visto la partecipazione del dottor Stefano Maria Gasseri, Coordinatore della rete territoriale dell’ufficio nazionale CEI del Sovvenire.
Dopo un breve momento di saluto e di ringraziamento, per il lavoro svolto, di S.E. Mons. Cirulli a tutti i partecipanti, collegatisi on-line, l’attenzione è stata rivolta alla relazione del dottor Gasseri su “Il senso del Sovvenire”. Ha ricordato che comunione, corresponsabilità, partecipazione dei fedeli, perequazione, solidarietà, trasparenza e libertà sono valori che rendono più ricca spiritualmente l’intera comunità e rappresentano i pilastri su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa, scaturito dalla revisione concordataria del 1984. Il Sovvenire è un mezzo, non un fine, per il bene comune; infatti esso va aggiunto e non sostituito al fatto che la comunità dei fedeli deve comunque provvedere al sostentamento del suo clero. La Chiesa è casa e scuola di comunione – continua Gasseri – È casa se c’è un popolo che la costituisce; è comunione se ci si prende cura gli uni degli altri. La comunione si concretizza in una duplice direzione: verticale con Dio, prendendo forza dei sacramenti, orizzontale con gli uomini attraverso il servizio. L’amore così si trasferisce come logica di dono. Il gesto di un singolo, la firma, fa la differenza, senza alcun costo. È un dono che non richiede nulla in cambio. Ha poi continuato illustrando una breve storia del sovvenire, le modalità di attuazione dell’8xmille per le tre finalità: esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana; interventi caritativi in Italia e nel terzo mondo; sostentamento dei sacerdoti.
In questa parte dell’Alto Casertano le due diocesi viciniore hanno allargato i loro confini: in un territorio di circa 1200 km², con un totale di 116 Parrocchie e 46 Comuni, si inizierà a collaborare, unendo forze e risorse, per far crescere la coscienza e la partecipazione dei fedeli e di tutti i cittadini alla missione spirituale e caritativa della Chiesa Cattolica.
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